“JOHAN SEBASTIAN BACH E IL FLAUTO.
RAPPORTI, LETTERATURA E…MISTERI”
“Johan Sebastian Bach e il flauto. Rapporti, letteratura e…misteri”: è questo l’argomento della conferenza con esempi musicali che il M° Giorgio Blasco ha tenuto recentemente a Trieste. Al centro dell’incontro la musica di Bach per flauto, attraverso l’analisi di alcuni misteri soluti ed insoluti legati alla sua produzione flautistica. Esempi dal vivo, con e senza accompagnamento, a cura dei flautisti Giorgio Blasco ed Ettore Michelazzi, accompagnati al pianoforte da Alessandro Bevilacqua. Ecco gli esempi, nell'ordine, la Partita per flauto solo, la Sonata per flauto accompagnato e la Sonata per due flauti e clavicembalo:
Nel corso di un precedente incontro dedicato alle origini ed agli aspetti esoterici della musica il M° Blasco ha raccontato la storia della Stele di Sicilo, la prima forma conosciuta di notazione musicale, risalente ad oltre 2mila anni fa, decifrata e trascritta in forma attuale. E l'ha eseguita al flauto: ecco la registrazione
Inoltre, sabato 21 maggio alle 17 alla sala "Rovis" di Trieste, in occasione della ricorrenza buddhista del "Saga Dawa", nell'ambito di un incontro organizzato dal Centro Buddhista Tibetano Sakya di Trieste, protagonista della parte musicale il Trieste Flute Ensemble assieme al nuovo Coro della "Trieste Flute Association", che hanno eseguito "ASIAN FANTASY 2016" di Giorgio Blasco, che ha diretto il concerto. Il nuovo Coro a voci virili è stato costituito nell'ambito di un progetto, ideato da Blasco, mirato a creare un repertorio originale di musiche per flauto solista e coro, un organico sinora inesistente. E' stato scelto un coro virile in quanto il flauto è uno strumento soprano. In "Asian Fantasy 2016" il coro non canta parole, ma vocalizza, come si trattasse di un'orchestra.
IL PROGETTO LUTTAZZI
Essendo temporaneamente chiuso per ampliamento lo Studio Luttazzi si è colta l'occasione per dar concretezza al progetto del Mibac proprio in occasione della Festa della Musica, denominato "500 giovani per la cultura", che ha visto operare negli ambienti della Biblioteca Statale di Trieste le tirocinanti Beatrice Malusà e Susanna Moser. E' stato quindi operato un lavoro di catalogazione e digitalizzazione dei materiali del Fondo Luttazzi, in modo che, nonostante la chiusura temporanea dello Studio, fosse fruibilealmeno parte del materiale del Fondo stesso.